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Scrittura - A piccoli passi: 1. Come si scrive un romanzo?


Come si scrive un romanzo? Sembrerà banale, ma la prima cosa da fare è leggere romanzi! Un autore che non legge sarà un autore incompleto, che non si confronta, che vivrà nell’assurda convinzione di aver elaborato l’idea del secolo senza rendersi conto dell’ampio panorama editoriale.


Ma cosa leggere? Di certo il genere di cui s’intende scrivere, ma non soltanto. Spaziare in altri generi può avvicinarvi a essi, darvi l’opportunità di conoscere nuovi modi di costruire storie e fornirvi idee interessanti. Personalmente ho cominciato con Nicholas Sparks e romance autoconclusivi per poi spostarmi sul fantasy romance, apprezzandolo anche con sfumature dark. Prima di leggere il primo romance dark fantasy non avrei scommesso un centesimo che mi sarebbe piaciuto, e invece l’ho amato! Per questo consiglio di non restare immobile su uno stesso genere ma provarne anche altri.


E qui arriva la discussione che tutti conosciamo: classici o contemporanei? Seconda risposta banale: entrambi. Ognuno di noi risuona in modo differente alla lettura di un libro, per questo è normale avere delle preferenze. Tuttavia, oltre ad arricchire il bagaglio di lettore, approcciarsi a classici e contemporanei permette allo scrittore di avere una visione più ampia di quello che è ed è stato il panorama editoriale.

Importante: leggere altri generi, classici e contemporanei non vuol dire cambiare il proprio modo di scrivere per adattarsi a ciò che è stato già scritto, bensì evolvere e arricchire le vostre capacità.


E dopo la lettura? Risposta banale numero tre: studiare! Ebbene, perché se desideriamo diventare pittori, cantanti, scultori… frequentiamo accademie, corsi e master e non dovremmo fare lo stesso per la scrittura? Scrivere è un’arte che merita un approccio accademico come qualsiasi altra disciplina. Certo, c’è il talento, ma non basta. Anche il cantante o il pittore più talentuoso ha investito ore e ore della sua vita per curare la propria dote. Vi dirò di più: se avete un talento, avete l’obbligo di nutrirlo con tutto ciò che avete a disposizione. Vi è stato fatto un dono raro che non va trascurato. Del resto, non siamo forse disposti a tutto per non perdere ciò che amiamo? Le passioni sono amore e, dunque, gioia e dolori. Ne sono testimoni i calli alle dita dei chitarristi, le ferite ai piedi dei ballerini, i dolori muscolari degli sportivi…


Quanto ami scrivere? La risposta potrebbe essere una faticosa quanto bella salita.


Un abbraccio!


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